Passo dell'Aprica (1181 m/slm)
Aprica (l'Abrìga, l'Avrìga o la Vrìga in dialetto valtellinese) è un Comune composto da poco più di 1600 abitanti in provincia di Sondrio.
E' posto sull'omonimo passo, molto utilizzato essendo il più agevole tra la Val Camonica e la Valtellina.
Era in origine una frazione del Comune di Teglio, il cui capoluogo è situato sul versante opposto della Valtellina.
Fin dal Medioevo l'omonimo passo rappresentava un'importante via di comunicazione.
A partire dal 1848, su iniziativa del governo austriaco del Regno Lombardo Veneto, iniziò la costruzione di una strada (oggi la Strada Statale 39 dell'Aprica) che collegò, appunto tramite il passo dell'Aprica, Tresenda e la Valtellina con Edolo e la Val Camonica facilitando il passaggio delle merci ed evitando strade alternative (come Pian di Gembro o il Passo del Mortirolo) chiuse per gran parte dell'anno.
La strada fu terminata dagli Austriaci proprio alla vigilia della II Guerra d'Indipendenza, che li avrebbe definitivamente cacciati dalla Lombardia.
Subito dopo l'Unità d'Italia, Aprica chiese di divenire Comune autonomo e solo nel 1920 la richiesta fu accettata e si concluse l'iter amministrativo.
Aprica è comune autonomo dal 1927.
Verso la fine del XIX secolo prese avvio in paese l'attività turistica che è arrivata ad essere oggi di gran lunga il principale settore economico locale.
In realtà Aprica ha sempre avuto, da secoli, una naturale vocazione all'ospitalità, favorita dall'essere punto obbligato di passaggio.
Nella contrada di San Pietro - detta in origine Ospitale - già in epoca medioevale esisteva infatti uno xenodochio (ospizio per pellegrini e forestieri) dove sostavano gruppi più o meno numerosi di viandanti, specie soldati dei più svariati eserciti e pellegrini.
In Aprica soggiornarono anche molti personaggi del mondo aristocratico, alto borghese e scientifico ottocentesco; come la famosa violinista Teresina Tua in Quadrio che soggiornava in estate in una villa vicino alla Chiesa parrocchiale dei SS. Pietro e Paolo e il Preside dell'Università di Medicina di Pavia, il primo premio nobel italiano, Camillo Golgi, Premio Nobel per la Medicina 1906, che vi soggiornò dal 1880 al 1913.
Aprica offre anche molte attrazioni, sentieri didattici, percorsi per moutain bike ed una eccellente cucina tipica.
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